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Immagine del redattoreDavide Calabrò

Il SuperBonus 110 sulle bifamiliari: massimali, trainanti e trainati

Aggiornamento: 19 mag 2023


Quando si parla di edifici bifamiliari come li si identifica? Come si calcolano i massimali per quanto riguarda il SuperBonus 110?


L'argomento non è semplice, sono aspetti da capire in maniera precisa se non si vuole rimanere fregati.


Proprio per questo oggi, all'interno di questo articolo ti porto virtualmente all'interno di una bifamiliare che stiamo seguendo e ti mostrerò passo passo tutti gli interventi che sono stati realizzati grazie al SuperBonus110

In questo caso è presente un accesso comune con vano scala e per ogni pianerottolo abbiamo l’ingresso ad ogni singolo appartamento.


Attenzione però.


In altri casi questa tipologia di abitazione però potrebbe essere considerata una monofamiliare con ambiente giorno al primo piano e ambiente notte al secondo quindi facciamo occhio.


Guardando però all'abitazione su cui ci concentriamo oggi, l’unico intervento trainante possibile al 110 era il cappotto termico su almeno il 25% delle superfici opache disperdenti dell’intero edificio.


Analizziamo dunque meglio quali interventi al 110 abbiamo realizzato:


1. CAPPOTTO TERMICO


Abbiamo 14 cm di cappotto termico Eps con grafite che si è fermato agli ambienti riscaldati per volontà del cliente di non andare a toccare il rivestimento inferiore che era comunque in pietra. Ricordatevi sempre che prima di tutto viene il cliente, poi il prodotto.


2. SERRAMENTI


Si è poi provveduto a sostituire i i serramenti con infissi in PVC e tapparelle nuove di zecca

3. VMC Il Cappotto termico ormai lo sappiamo che chiama muffa, quindi ecco la soluzione: VMC controllata da incasso con doppio flusso. Un impianto molto performante con un estrattore per i bagni gestito non dalla lampadina ma dal sensore idrometrico (ovvero con l’umidità).

Proseguiamo? Ora arriva il bello.


Siamo infatti in una condizione dove abbiamo due caldaie, quindi? Quindi ovviamente abbiamo eliminato il gas con due pompe di calore.


4. POMPE DI CALORE


Sono presenti per questa bifamiliare due belle pompe di calore aria-acqua della Buderus per il pian terreno (8 kW) e per il piano superiore (6 kW) in quanto ha meno dispersioni.


Ovviamente il tutto è stato scelto insieme, è la famiglia che ha guidato il progetto lo ha fatto grazie al supporto della nostra Consulenza Energetica Professionale.

CENTRALE TERMICA PRIMO PIANO


Abbiamo il modulo idronico della Buderus, l’accumulo inerziale da 100 litri perché si andrà a lavorare su un impianto a termosifoni. In questo caso l’impianto lavora con temperature intorno ai 40-45 gradi e quindi la scelta della pompa di calore era legata anche legata a questo parametro.


Per di più siamo in una zona non particolarmente calda, ai piedi della Val Susa in Piemonte e dunue si possono avere temperature decisamente rigide.


Un terzo motivo riguarda il discorso estetico che comunque vuole la sua parte e che comunque ha una certa importanza.


PARTE ELETTRICA


Per ciò che riguarda la parte elettrica abbiamo infine due impianti fotovoltaici Hyundai con pannelli da 400 Watt, due batterie d’accumulo Tesla, una per contatore con sistema Gateway 2 e kit anti-blackout e un bell’inverter SolarEdge.


Le bollette della luce in inverno saranno alte?


Sì, ma avrai eliminato completamente quelle del gas e riuscirai comunque a risparmiare. Tieni presente che gli aumenti attuali sono dovuti ad una situazione particolare e che in ogni caso hanno portato anche ad un aumento dei prezzi del gas.


PIANO SUPERIORE

Al piano superiore abbiamo come detto la VMC da incasso che permetterà di ottenere un confort ottimale (non è sempre una questione di risparmi.


CENTRALE TERMICA SUPERIORE


Quando lo spazio è ridotto come si fa?

Ci si deve adattare alle caratteristiche dell’edificio. Abbiamo dovuto valutare come muoverci insieme al cliente e, per non sovraccaricare il peso dell’accumulo sulle solette, abbiamo realizzato una staffa tassellata al muro in modo da scaricare parte del peso sul trave e parte a terra.


Il peso degli accumuli è importante, bisogna valutarlo attentamente.

Come vedi abbiamo individuato soluzioni molto particolari e che altri forse non sarebbe riusciti a proporre.


Questo perché?


In primis perché c’è una scarsa conoscenza a 360° del mercato e in secondo luogo perché purtroppo si tende sempre a vendere ciò che fa incassare di più senza però considerare le persone che poi l’abitazione la dovranno vivere.


Una guida sicura, disinteressata e che ti renda indipendente è il punto da cui partire per raggiungere l’obbiettivo.






Se sei arrivato fino a questo punto della descrizione, vuol dire che sei seriamente interessato ad approfondire gli argomenti legati al mondo degli impianti ad energia rinnovabili.




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