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Immagine del redattoreDavide Calabrò

La perfetta casa senza gas: pompa di calore, fotovoltaico, batteria tesla ed auto elettrica

Aggiornamento: 22 giu 2023




Dove siamo? Cardano al Campo (Varese)


Chi siamo? La Soluzioni Green.


Perché siamo qui? Beh, lo sapete… per rendere indipendente un’altra famiglia, un’altra abitazione ed è proprio quello che abbiamo fatto e che provvederò a raccontarvi in questo articoletto.


Dopo 1 anno siamo tornati a Cardano al Campo per documentare la fine dei lavori di una Casa Zerø che seguiamo da un pezzo con fotovoltaico, batteria, pompa di calore, piastra a induzione e, per non farsi mancare nulla, anche una bella auto elettrica.


NB: Ovviamente trattandosi dell’anno scorso, questa abitazione NON ha potuto sfruttare il 110%, il nostro caro Ecobonus.


Come ha fatto il nostro cliente ad individuare quali impianti scegliere? Semplice, attraverso la nostra Consulenza Energetica Professionale.


Sbagliare l’analisi preliminare significa sbagliare tutto, significa portarsi avanti fino all’ultimo step ogni singolo errore.


E ti assicuro, che in questo settore, sbagliare è molto semplice perché gli incompetenti pullulano e i truffatori sono dietro ogni angolo.

Si è affidato a noi per il suo percorso, per cambiare la sua vita e noi, a differenza di altri lo abbiamo coinvolto cercando di capire le sue esigenze e i suoi desideri, lo abbiamo messo al centro del progetto.


Ma bando alle ciance, andiamo nel dettaglio e diamo un’occhiata ai vari impianti.

1 WALLBOX

La prima componente che ci troviamo davanti agli occhi è una Wallbox domestica di tipo 2 in abbinamento all'auto elettrica che il nostro cliente ha acquistato. Questo prodotto permette di avere una regolazione e una comunicazione tra sistema di ricarica e batteria, in modo che il contatore non possa saltare.

Avendo una casa totalmente elettrica infatti, potete immaginare che la gestione dei carichi sia abbastanza importante, quindi per una abitazione di questo tipo una Wallbox è uno strumento da tenere in considerazione e che potrebbe risultare fondamentale.

2. INVERTER SOLAREDGE


Proseguendo, eccoci davanti al cuore di una casa elettrica, ovvero la generazione: Inverter SolarEdge connesso tramite cavo ethernet che permette di andare a monitorare sia la produttività dell’impianto sia le caratteristiche dei pannelli SunPower, che abbiamo montato l’anno scorso.


3. TESLA GATEWAY 1


In abbinamento all’impianto fotovoltaico, abbiamo posizionato anche una batteria Tesla Gateway 1 con la capacità di 13,5 kWh.

Questo prodotto è il sistema che andava a chiudere il cerchio perché con una casa totalmente elettrica con fotovoltaico, pompa di calore, piastra a induzione e auto elettrica era fondamentale valutare una batteria d’accumulo.


Non tanto per l’utilizzo dell’energia accumulata, che sicuramente genera dei risparmi che giustificano questo investimento qua, quanto per la gestione dei picchi di assorbimento.


La batteria infatti va a fare cumulo con la produttività dell’impianto ma nel periodo clue, quando il cliente torna da lavoro verso le 18 e i figli tornano da scuola e quindi parte il classico rituale della doccia, la pompa di calore va nel suo massimo assorbimento per la gestione dell’acqua calda sanitaria. Parallelamente, l’auto elettrica magari è in carica e per di più ci avviciniamo anche all’orario di cena quindi è probabile che le piastre ad induzione vadano a consumare.


Tutti questi carichi concentrati in un paio d’ore possono essere gestiti dalla Tesla che riesce ad arrivare fino a 5 kWh istantaneamente i quali sommati ai 6 kWh del contatore per un totale di 11 kWh riescono a tamponare il picco d’assorbimento.


4. FOTOVOLTAICO

In questo contesto, l’impianto fotovoltaico SunPower ovviamente risulta fondamentale per produrre energia elettrica che consentirà al cliente di muoversi risparmiando sulla benzina, di cucinare con le piastre a induzione e di riscaldare eliminando il gas.


5. POMPA DI CALORE


Eccoci di fronte all’unità interna della pompa di calore.


Nella parte bassa troviamo un accumulo inerziale da 100 litri, mentre nella parte alta 200 litri per l’acqua calda sanitaria e infine abbiamo la centralina con gestione e regolazione della pompa di calore.

Al di sopra invece troviamo la classica schiera di collegamenti, mandata e ritorno verso l’unità esterna della pompa di calore, mandata e ritorno dell’impianto di riscaldamento, calda e fredda dell’impianto sanitario.


Per quanto riguarda l’unità esterna, sulla parte bassa abbiamo una raccolta della condensa per ovviare ai naturali processi di sbrinamento.


L’ingombro è abbastanza importante, ma comunque ha permesso di eliminare in toto la caldaia, e nel vano dove risiedeva il vecchio prodotto sono stati inseriti i collegamenti.


Ricordati: per realizzare una centrale termica ho bisogno di spazio, l’unità esterna infatti deve essere collegata all’unità interna e l’unità interna deve essere collegata alle 4 partenze (calda, fredda, mandata e ritorno).


Le soluzioni più giuste non corrispondono sempre e per forza hai prodotti top di gamma e soprattutto non è possibile proporre gli stessi impianti per tutti, lo stesso pacchetto, perché ogni abitazione è differente e soprattutto ogni persona, ognuno di noi ha i suoi bisogno e le sue necessità.


Questo è ciò che ci differenzia dagli altri.


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