"Ciao Davide, senti una cosa io sto per sfruttare il 110% ok?"
Ah sì? Come sei messo?
“Guarda, ho trovato i prodotti giusti per casa mia, ho trovato l’azienda che si occuperà dei lavori e perfino il professionista che tratterà la parte burocratica! Non te lo aspettavi vero? Ora sono a posto”
Beh in realt-
“Perfetto non devo fare più nulla”
Scusa un attimo… ma il supporto dell’istituto di credito ce l’hai?
“Come Davide?”
Emmm… per sfruttare il 110% è fondamentale avere il supporto di un istituto di credito e ottenere il fantomatico prestito-ponte per riqualificare casa a costo zero!
“Ah…”
Tranquillo non ti preoccupare, lo so che questo Ecobonus tra una storia e l’altra sembra non avere mai fine, ma ora ti spiego esattamente come devi muoverti.
Non tutti siamo milionari, non tutti possiamo permetterci di spendere decine di migliaia di euro senza avere un minimo di preoccupazioni e l’Ecobonus è nato anche e soprattutto per questo: per riuscire a ultimare dei lavori a costo “zero”!
In questo articolo dunque ti spiego quello che è l’iter per ottenere il prestito-ponte e finanziare le aziende che ti seguiranno nel tuo percorso sul 110%!
Prima di partire è ti invito a recuperare per avere tutte le informazioni fondamentali per avere la certezza di poter riqualificare casa a costo zero.
Dopo aver spiegato quali sono le 3 figure fondamentali per ottenere l'ecobonus:
...abbiamo spiegato passo-passo le 3 fasi che deve seguire il tecnico locale per la gestione delle pratiche comunali, partendo dalla CONFORMITÀ URBANISTICA:
...passando per la figura del TERMOTECNICO, responsabile della progettazione degli impianti per la riqualificazione energetica:
...fino all'ASSEVERAZIONE ENEA e al COMPUTO METRICO per capire esattamente la somma coperta dall'ecobonus 110:
Maturato il CREDITO FISCALE avrai la possibilità di recuperare i soldi in 3 modi diversi:
- detrazione in 5 anni
- cessione del credito
- sconto in fattura
Quale strada è la migliore?
Per aiutarti nella scelta ho realizzato un confronto economico tra le varie offerte degli intermediari (banche, poste, assicurazioni), attualmente disponibili
Recupera il video:
Tutta questa roba mi devo vedere?!
Beh, o così o rischi di buttare migliaia di euro… scegli tu.
Comunque, se sei già informato procediamo con il contenuto di questo articolo.
FASE 1
Per sfruttare il 110% potresti richiedere anche un prestito ponte, e cioè un finanziamento che terminerà una volta che ti verranno restituiti i soldi della cessione da parte della banca.
In questa prima fase è fondamentale individuare la banca migliore.
Ma qual è la banca migliore? Quella che ti dà più soldi? Quella che ti chiede meno documenti?
Sinceramente? Non lo so.
Ogni banca ha un iter diverso e quindi dovrai essere tu stesso a capire qual è la soluzione migliore per le tue tasca, a seconda che tu abbia capitale o meno, a seconda che tu voglia garanzie o meno.
Fatto ciò, dovrai firmare un accordo (contratto) all'interno del quale ti impegnerai a cedere il credito all’Istituto. Nel contratto devono essere precisati i termini e le modalità dell’operazione.
In maniera telematica, una volta che avrai compiuto la tua scelta, la banca ti fornirà un account per caricare i documenti su un portale di riferimento
Quando vai in banca è fondamentale conoscere importi, tariffe degli istituti, perché anche loro avranno una "fetta di torta"... devi assolutamente conoscere ed essere informato sui vari costi che dovrai affrontare
FASE 2
Nella seconda fase, dopo aver ricevuto le credenziali direttamente dalla banca, rimboccandoti le maniche dovrai caricare tutti i documenti richiesti, dalla diagnosi preliminare, all'Ape ecc ecc.
Gli istituiti di credito, attraverso l'ottenimento dei documenti, potranno capire se riuscirai o meno a sfruttare l'Ecobonus.
Andiamo nel concreto.
Le fasi da seguire per ottenere la cessione del credito sono moltissime e per questo motivo, ho deciso di lasciarti qui sotto le infografiche che il geometra Matteo Corsini ci ha gentilmente fornito e che spiegano in maniera dettagliata quali pratiche devono essere presenti all'appello.
In particolare, possiamo distinguere due diverse strade:
Beneficiario che ha i soldi da parte, che ha disponibilità economica ma vuole cedere il credito.
Beneficiario senza disponibilità economica che sfrutta la cessione del credito
Per quanto riguarda la documentazione di inizio lavori, non vi sono differenze fra le due strade, ma quando passiamo al SAL (Stato Avanzamento Lavori), la questione cambia.
Per chi non ha liquidità infatti, possiamo leggere la voce "Erogazione della rata di finanziamento da parte della banca", ovvero il momento in cui la banca ci offre capitale per pagare i professionisti che hanno preso in carico i nostri lavori.
Iter che si ripete anche nel 2° SAL e nel SAL finale.
Ovviamente i documenti da caricare dipendono dalle banche / intermediari. Alcune banche sono molto esigenti in merito ai documenti per ottenere l'Ecobonus, altre istituti sono più comprensivi e altri, addirittura, chiedono solo la carta d’identità.
In ogni caso la documentazione richiesta è maggiore e l'iter da seguire è più complesso rispetto a chi vuole "semplicemente" fare l'intervento con i propri capitali.
Per questa fase le banche spesso si affidano a società esterne per il controllo dei documenti: Deloitte, EY etc. Ognuna di queste realtà ha dei costi di gestione che spesso ovviamente vanno presi in considerazione per la gestione del bilancio relativo alla ristrutturazione.
Nel caso del 110% viene richiesto anche un visto di conformità da parte di un commercialista o di un CAF.
Una volta caricati i documenti dovrai attendere la verifica e l'accettazione della banca, poste o assicurazione.
Per avere l'approvazione della Cessione del Credito da parte della banca possono passare diverse settimane, una volta ricevuta dovrai firmare il documento dove impegnerai a realizzare i lavori, ad avere il prestito ponte e a cedere all'istituto di credito i crediti ottenuti dall'incentivo.
FASE 3
La fase successiva è fondamentale: bisogna trasferire il credito maturato dal tuo cassetto fiscale a quello del beneficiario.
Questo è il passaggio chiave della cessione del credito.
Come ti dicevo, se non volessi sfruttare un CAF o un commercialista, potresti compilare e inviare la comunicazione attraverso la procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
A questo punto, i tuoi crediti ceduti appariranno sul cassetto fiscale del cessionario (banca, poste ecc.) a partire dal 10 giorno del mese successivo alla comunicazione. Anche tu potrai constatare l'avvenuto passaggio sul tuo cassetto. Finalmente, la banca potrà accettare la cessione.
Successivamente, la banca che potrà utilizzarli in compensazione sulle tasse future, oppure cederli ulteriormente ad altri soggetti, tramite la stessa procedura.
Dovrai dunque impegnarti in prima persona nel raccogliere, caricare documenti e mettere un po' di fretta ai professionisti con cui collabori: fatture, asseverazioni, documentazioni tecniche ecc.
Quest'iter burocratico è più complesso rispetto alla classica semplice detrazione al 110%, la raccolta documentale è molto più blanda se segui la detrazione per i fatti tuoi!
Se sei arrivato fino a questo punto della descrizione, vuol dire che sei seriamente interessato ad approfondire gli argomenti legati al mondo degli impianti ad energia rinnovabili.
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