top of page
Immagine del redattoreDavide Calabrò

19 luoghi comuni sulla Tesla e la mobilità elettrica


19 luoghi comuni sulla Tesla e sulla mobilità elettrica
La mia Tesla Model Y


Nel caso non lo sapeste ho di recente acquistato una Tesla Model Y e, in tutta sincerità, la cosa più bella è leggere i vostri commenti, le vostre perplessità e le vostre critiche su questa vettura.


Alcune giustificate e argomentate, altre invece sparate un po’ a casaccio.


Per questo sulla nostra pagina Instagram vi ho chiesto di farmi tutte le domande che vi passavano in testa legate al mondo della mobilità elettrica e ho deciso di rispondere all’interno di questo video.

Premessa fondamentale: le risposte saranno sintetiche perché questo video ha valore sì formativo, ma anche di intrattenimento quindi dovrò semplificare alcune risposte.


Perché scegliere un auto elettrica? Ma l’autopilot della Tesla è sicuro? Ma quanto costa? Ma quanto ci impiega la Tesla per ricaricarsi?


Preparati perché scioglierò tutti i tuoi dubbi su questo mondo.

N° 1: PERCHÉ SCEGLIERE L’ELETTRICO? ALLA FINE INQUINA QUANTO IL TERMICO


Questo ovviamente è stata una delle critiche più gettonate ma la risposta è molto semplice: no, non inquina quanto l’elettrico.


Se noi prendiamo tutte quelle sostanze nocive che compongono il fantomatico smog che quotidianamente respiriamo all'interno delle nostre città le auto elettriche da questo punto di vista non impattano.

L’impatto ambientale quantificato sotto forma di CO2 equivalente ce l'abbiamo sicuramente all’interno del processo produttivo dell’auto elettrica. È indubbio che tutto il processo di lavorazione, a partire dall’estrazione del litio, richieda tantissima energia che viene prodotta bruciando carbone e dunque inquina in maniera importante.

Basti pensare che secondo uno studio del MIT per una tonnellata di litio vengono introdotte 15 tonnellate di CO2 prendendo tutta la vita utile di un autovettura, dalla produzione all'utilizzo nel quotidiano. Se consideriamo la vita media dell’auto attorno ai 150.000 km mediamente l’auto elettrica impatta il 50% in meno.

N° 2: CON I COSTI DELL’ENERGIA ATTUALI SPENDI PIÙ DEL GASOLIO


Se è vero che l'energia negli ultimi mesi è aumentata, è altrettanto vero che con il gasolio spendi di più.


Pendiamo come riferimento la mia Tesla Model Y: la mia auto consuma circa 20 kWh ogni 100 km.

Semplifichiamo a 0,40 euro il costo medio del kWh tra la ricarica domestica e la ricarica alla colonnina con gli abbonamenti viene fuori che con 8 euro vado a percorrere 100 km.


Un'auto a gasolio consuma mediamente 6.5/7.5 litri per percorrere questi fantomatici 100 km e moltiplicato questo valore per il costo del gasolio della benzina che varia come il costo dell'energia intorno a 1,70 euro vien fuori che mediamente parliamo di 13/15 euro per ogni 100 km.

Quindi no anche comprando l'energia elettrica vado a risparmiare circa il 50% sui costi quotidiani, senza considerare tutto il risparmio ulteriore della manutenzione, delle revisioni e così via.


N° 3: È INUTILE FARE LE ACCELERAZIONI SE POI IN AUTROSTRADA NON SUPERI MAI I 130 KM/H


L’auto elettrica dà il massima a livello di efficienza tra i 110 e i 120 km/h, al di sopra di questa soglia il dispendio di energia è sicuramente importante, così come l’usura della batteria.


Ma quest’usura extra vale anche per le auto endotermiche viaggiare 150 160 170 consumi molto di più rispetto a viaggiare ai 70-80 chilometri orari


La differenza però qual è?


Io con la mia auto ho le performance di un'auto sportiva, ma quando sono in città vado comunque a consumare molto meno.


N° 4: LA TESLA NON HA UN BEL DESIGN


Questa è ovviamente un’opinione soggettiva.


Il design può piacere come non piacere e diciamo che oggi il mondo della mobilità elettrica e molto più sviluppato sul mondo berlina.


Per un discorso di aerodinamicità l’auto deve rimanere bassa, deve avere il minor impatto possibile per quel che riguarda la resistenza aerodinamica e anche io sono d’accordo che sul design ci sia di meglio, soprattutto per quel che riguarda la mia Tesla Model Y.

cercare di avere meno impatto possibile per quel che riguarda la resistenza aerodinamica e quindi su questo vero Sul design C'è di meglio


Vi sfido però a dire che la Tesla Model x o la Tesla Model S non siano auto belle


N° 5: CON QUEL CHE COSTA L’AUTO ELETTRICA NON TI RIPAGHERAI MAI L’INVESTIMENTO


CON L’AUTO ELETTRICA NON TI RIPAGHERAI MAI L’INVESTIMENTO


Domanda… ma tu quando compri un auto fai davvero il calcolo dei tempi di rientro o semplicemente la compri perché è un prodotto che ti serve?


Ovvio… puoi valutare auto più o meno costose, ma di certo non è un investimento dal quale rientrerai, si tratta di soldi spesi e che non rivedrai più.

Poi certo, c’è chi vuole il Rolex piuttosto che l’Iphone perché vuole un prodotto top di gamma e vuole appagare anche la pancia e non solo avere un orologio o un telefono. Stesso discorso vale per l’automobile.

N° 6: QUANTO TEMPO DEVI STARE ATTACCATO ALLA COLONNINA DI RICARICA?


Questa è una domanda ovviamente da persona che forse non ha mai provato un'autovettura elettrica. Se sfruttiamo le colonnine Fast e il Supercharger Tesla in 30 minuti massimo posso passare dal 5% al 100% di ricarica.


Sulle colonnine invece più diffuse sul territorio, la classica colonnina da page, i tempi di ricarica sono nell’ordine delle tre o quattro ore che possono anche sembrare un’eternità, ma quando sei in autostrada e ti parcheggi per la sosta puoi tranquillamente sfruttare queste pause per far salire la carica della tua batteria.

Ricorda che non devi per forza portarla al 100%.

N° 7: STO ASPETTANDO L’AUTO A IDROGENO


Per questa domanda preferisco lasciare la parola a Simone Angioni, persona molto più esperta di me sul mondo dell’idrogeno.

Vale la pena aspettare l'uscita sul mercato delle auto di idrogeno come alternativa all'auto elettrica?

«So che deluderò molte persone con le mie parole, ma la risposta è semplicemente no. L'idrogeno è un ottimo vettore energetico che però purtroppo oggi è ottenuto per la quasi totalità da fonti fossili.

Sono già disponibili comunque le tecnologie in grado di produrre idrogeno dall’acqua, questo processo tuttavia non è gratuito ma richiede corrente elettrica.

Già proprio la stessa corrente elettrica che viene usata per le auto ma chi se è usata per produrre idrogeno porta un risultato molto meno velocemente».


«L’efficienza in un'auto elettrica infatti è intorno all’80% mentre la filiera dell'idrogeno è almeno tre volte meno efficiente. Questo significa che la mobilità privata ad idrogeno avrebbe un costo sia in termini di energia che in termini economici decisamente molto più elevato rispetto all'equivalente elettrico. In questo caso dare dei numeri però è molto azzardato perché ad oggi non esiste una filiera dell'idrogeno per le auto e concedetemi una previsione: difficilmente la vedremo nascere in futuro».


«Questo però non significa che l'idrogeno non avrà delle applicazioni il lato trasporti anzi… il trasporto pesante, la mobilità cittadina, gli aerei e le navi sono mezzi difficilmente alimentabili con le batterie, ma hanno tutti i punti di rifornimento consolidati porti stazioni cittadine interporti eccetera. Questo consentirà in futuro di produrre e rifornire idrogeno direttamente in loco eliminando molte delle difficoltà e diminuendo sicuramente i costi di accumulo e distribuzione».


N° 8: L’AUTO ELETTRICA È SOLO PER RICCHI


La classica obiezione della volpe che non arriva all’uva.


Sì, l’auto elettrica è costosa ma lo sono anche il Mercedes, il BMW, la Volvo, l’Audi, ma dietro questi marchi non si fa tutta questa polemica

La fascia di prezzo è sicuramente elevata ma presto - e questo è il masterplan di Elon Musk - presto saranno messi in commercio modelli ancora più economici.


Piccola considerazione: meglio dal mio punto di vista spendere 50mila euro per una Tesla che 40mila euro per una Fiat elettrica o comunque hybrid che possiede una batteria piuttosto scadente.

N° 9: SUI VIAGGI LUNGHI CON L’AUTO ELETTRICA CI METTI IL DOPPIO DEL TEMPO


Ti dico la verità? Su questo aspetto anche io inizialmente la pensavo come te.


Ma verificando in una “gara” con mio fratello per andare a Firenze su 5 ore di viaggio ci ho impelato solamente 30 minuti in più.


Sfatiamo dunque il mito che su un viaggio lungo di diverse centinaia di chilometri ci si impiega il doppio del tempo.

N° 10: SENZA UN ABBONAMENTO LE RICARICHE SONO TROPPO COSTOSE


Torniamo nuovamente al concetto di Convenienza che su un'auto non so quanto senso possa avere…


Quando compri un mobile o una cucina Scavolini o simili non è che chiedi in quanti anni te la ripaghi giusto?

Se voglio un auto elettrica veramente allora fare un abbonamento per caricare a prezzi convenienti a delle tariffe tutelate è una buona idea.


Così come hai l’abbonamento sul telefono, devi ragionare che l’auto elettrica (e in particolare la Tesla) è un auto del futuro, è come uno smartphone su ruote.

N°11: NON HA SENSO IMPAZZIRE PER LA RICERCA DI UN PUNTO DI RICARICA


Qua ti lascio l’immagine dell’aggiornamento di quante sono le colonnine sul territorio italiano al 31 marzo 2023: più di 41.000. (recupera il report completo qui)

Stazioni di ricarica per auto elettriche (come Tesla)
Fonte: Motus-E

Negli ultimi mesi sono state installate più di 4.400 colline e seppur ci sia ancora tanta strada da fare la rete si sta facendo giorno dopo giorno sempre più capillare.


Ci sono investimenti da parte dello stato, ma ad oggi non mi è mai capitato di avere un problema di non trovare una colonnina o di trovarlo occupata

N° 12: L’AUTOPILOT NON È SICURO


Questa è un'affermazione che non si basa sui dati perché il bello di possedere una Tesla è la possibilità di essere sempre aggiornato e avere sempre tanti dati a disposizione.


Mediamente con l’autopilot Tesla si verifica un incidente ogni 4,3 milioni di miglia mentre sempre con l’auto Tesla ma senza autopilot l’incidente ricorre ogni 1,6 milioni di miglia.

I dati automobilistici americani ci dicono poi che le autovetture normali hanno in media un incidente ogni 484.000 miglia, quindi c’è una differenza enorme tra le auto elettriche con la tecnologia e le auto tradizionali.


La tecnologia ci viene proprio in supporto perché è più veloce dei riflessi umani, non si distrae e può vedere la dove l'occhio umano non ce la fa a vedere.

N° 13: HA SENSO PRENDERE UN’AUTO ELETTRICA SE DOPO 10 ANNI DEVI CAMBIARE LA BATTERIA?

Ma dopo 10 anni di utilizzo la tua auto continua ad usarla? Perché normalmente dopo 10 anni di vita siano naturalmente portati - anche perché la normativa ci spinge - a rottamare l’automobile.

Quindi se è vero che dopo 10 anni la batteria va cambiata, è altrettanto vero che magari dopo 10 anni avrai percorso 300/400/500 mila km e forse vorrai direttamente sostituire l’automobile, anche per una questione di sicurezza e aggiornamento

N° 14: SE L’AUTOPILOT VA IN CRASH RISCHI DI SCHIANTARTI


Domanda legittima per chi non conosce quello che il mondo Tesla.

Devi sapere che le Tesla all'interno del software hanno tre sistemi operativi, hanno tre circuiti indipendenti:

- Guida

- Infoitainment

- Autopilot


Il sistema di autopilote è capitato che sia andato in Crash, ma parliamo di alcuni casi sulle diverse migliaia di auto e - come dicono i dati citati in precedenza - le Auto Tesla sono sicuramente più sicuro.

N°: 15 NON PRENDERE MAI UN AUTO ELETTRICA PERCHÉ AVRESTI UNA BOMBA SOTTO IL SEDERE


Qua risulta doveroso fare un approfondimento su quello che è il rischio di infiammabilità delle batterie al litio…


Anche le auto a benzina, gasolio o GPL possono esplodere, semplicemente se avviene non fa notizia come può essere come per una Tesla.


Ah poi ti faccio notare una cosa…


Lo sai che il telefono che tutti i giorni tieni in tasca ha al suo interno una batteria al litio? Si, lo stesso telefono che ti metti sotto il cuscino prima di dormire e che spesso tieni vicino all’orecchio.


N° 16: NON SO CHE VITA SIA STARE SEMPRE ATTACCATI A UNA PRESA DI RICARICA



Ricarica auto elettrica Tesla


La ricarica dell’auto elettrica per il 90% del tempo avviene quando la macchina sarebbe comunque rimasta ferma, parcheggiata, in garage e così via.

Non ho alcun disagio a tenere la mia macchina ferma in carica, tanto sarebbe ferma comunque.

N° 17: SE TUTTI AVESSERO AUTO ELETTRICA E LA POMPA DI CALORE LA RETE ANDREBBE IN CRASH


Questa è un’obiezione con la quale mi sento concorde. Ad oggi vedo che la maggior parte degli impianti fotovoltaico che realizziamo poi hanno problemi di funzionamento perché la rete elettrica non è adeguata, la sezione dei cavi non è idonea e la rete di distribuzione è satura e obsolete.

Da questo punto di vista c’è da lavorare, noi nel nostro piccolo possiamo cercare di bilanciare i consumi con la produzione locale cercando di sfruttare al massimo l’energia in loco.

N° 18: AVERE UN’AUTO ELETTRICA E CARICARLA CON ENERGIA PRODOTTA DAL CARBONE NON HA SENSO


Assolutamente vero. Circa il 60% dell’energia elettrica viene prodotta da fonti non rinnovabili, ma abbiamo una quota del 30/40% a seconda della stagionalità di energia prodotta da fonti rinnovabili.


Se per di più l’alternativa sono benzina e gasolio ch e sono al 100% inquinanti direi che non c’è paragone.


Un passo alla volta dobbiamo cercare di ridurre quanto possibile il nostro impatto ambientale modificando il nostro stile di alimentazione, isolando e riqualificando le nostre case e anche tramite la mobilità elettrica.

N° 19: LE BATTERIE DELLE AUTO ELETTRICHE SONO IMPOSSIBILI DA SMALTIRE E INQUINANO


Anche in questo caso lascio la parola a Simone Angioni, esperto per quel che riguarda la sostenibilità e il riciclo delle auto elettriche.


«È vero che le batterie al litio non sono riciclabili, questa è una comune convinzione che fortunatamente è anche falsa. A differenza di molte fonti non rinnovabili che usiamo quotidianamente con grandissima leggerezza nelle batterie al litio, gli elementi non si consumano nichel cobalto manganese e proprio lo stesso litio possono essere recuperati, rigenerati e rimessi in commercio».

«Ad oggi esistono diverse tecniche per recuperare questi metalli in particolare per il litio sono noti tre processi: il processo Pirometallurgico, quello idrometallogico e quello elettrochimico. Nonostante queste tecniche, in particolare il piro e l'idrometallulugico siano già in uso in aziende che si occupano di riciclo di batterie al litio, ad oggi solo l’1% di questo utile elemento viene effettivamente riciclato».

Spero quindi con questo articolo di aver risposto alle principali obiezioni e criticità legate al mondo dell’auto elettrica e della mobilità elettrica in generale.


Se non vuoi perderti nessun video iscriviti al nostro canale Youtube


𝗖𝗢𝗡𝗦𝗨𝗟𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗘𝗡𝗘𝗥𝗚𝗘𝗧𝗜𝗖𝗔 ®


Non sai cosa fare? Non sai di chi fidarti? Richiedi la nostra Consulenza Energetica Professionale, il servizio che ha rivoluzionato il settore!


𝗟𝗜𝗕𝗥𝗜 📚


Ordina “Obiettivo Casa Senza Gas”. Tutto ciò che devi sapere in una ristrutturazione

Prenota “7 Consigli x 7 Impianti”. Consigli concreti per gli impianti di casa tua.


𝗣𝗔𝗚𝗜𝗡𝗘𝗚𝗥𝗘𝗘𝗡𝟯𝟲𝟬 🛠️


Sai già quale interventi effettuare, trova i nostri partner su PagineGreen360



𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟 🤳



𝗣𝗢𝗗𝗖𝗔𝗦𝗧🎙️


2 Comments


Ecco la batteria delle Tesla


Per produrla è necessario scavare:

12 t. di roccia per il Litio

5 t. di minerali di Cobalto

3 t. di minerale per il Nichel

12 t. di minerale per il Rame


Bisogna movimentare 250 t. di terreno per ottenere:

12 kg di Litio

13,6 kg di Nichel

22 kg di Manganese

6,8 kg di Cobalto

100 Kg di Rame

200 kg di Alluminio, Acciaio e plastica


Il Caterpillar 994A utilizzato per movimentare questa terra consuma 1000 litri di gasolio in 12 ore.

Eccovi l'auto a “emissioni zero”

Like

Mi dispiace dire che non

Mi hai convinto! Troppi interessi in gioco… e la guerra contro il diesel i suona faziosa, poco obbiettiva e dicamo che suona di parte!ci sono on line dati totalmente contrapposti a quanto affermato da te. Se riesco posto l’informazione in contraddittorio

Cari saluti Francesco

Like
bottom of page