Parte 1
Parte 2
Oggi siamo a Massello, provincia di Torino.
Il nostro motto recita: ENERGIA, CALORE, COMFORT. Il calore è un punto debole di moltissime abitazioni, specialmente in zone non metanizzate. In queste zone ci sono solamente tre alternative:
- cisterna di gasolio, inquinante e costosa
- cisterna del GPL, che letteralmente di "mangia per traverso"
- caldaie a biomassa, legna, pellet o cippato.
In questo caso abbiamo un prodotto che sul canale non era stato ancora presentato: la caldaia a cippato.
Partiamo dalle basi. Cos'è il cippato?
Il cippato non è nient'altro che legna tritata in maniera grezza che riesce ad avere i principali punti di forza degli altri due combustibili legnosi, la legna ed il pellet.
Dalla legna eredita il bassissimo costo in acquisto, mentre porta con sé la stessa comodità di gestione del pellet, grazie alla possibilità di essere automatico al 100%.
Sembra il prodotto perfetto vero?
In realtà il cippato porta con sé un grosso, grossissimo difetto, che ne limita in maniera importante la diffusione. C'è bisogno di spazio.
Il cippato risulta estremamente versatile, ma davvero molto voluminoso. Bisogna avere un serbatoio importante per poter avere un elevato livello di autonomia.
In questa installazione abbiamo sfruttato al 100% la caldaia, collegandoci addirittura due case! Hai capito bene: due case indipendenti su 4 lati e lontane una cinquantina di chilometri, vengono scaldate dalla stessa caldaia.
Come? Grazie al teleriscaldamento.
Per definizione il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento che consiste essenzialmente nella distribuzione, attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda proveniente da una grossa centrale di produzione, alle abitazioni con successivo ritorno dei suddetti alla stessa centrale.
In questo modo siamo in grado di riscaldare due cosa con una sola caldaia. Ma quali sono i vantaggi?
Ovviamente una sola caldaia vuol dire ottimizzare al meglio la combustione della biomassa, significa aumentare al massimo l'efficienza dell'impianto e ridurre del 50% le spese di manutenzione ed il costo di realizzazione.
Infatti, spesso il costo delle caldaie a biomassa non risulta strettamente proporzionato alla potenza.
Capita spesso che una caldaia da 32 kWt costi solo qualche centinaio di euro più di una caldaia da 20 kWt.
Se sei arrivato fino a questo punto della descrizione, vuol dire che sei seriamente interessato ad approfondire gli argomenti legati al mondo degli impianti ad energia rinnovabili.
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