Hai idea di qual è l’errore imperdonabile che può farti perdere i soldi, il comfort, i capelli, la famiglia, la casa e la vita?
A parte gli scherzi, in fase di ristrutturazione o riqualificazione c’è un errore che potrebbe costarti davvero caro: non avere un progetto chiaro e definito.
Ovviamente non parlo del semplice progetto tecnico, ma di un’idea alla base dell’intera ristrutturazione.
Per questo ti dirò quali sono i 3 pilastri fondamentali per organizzare una perfetta ristrutturazione.
Il cuore fondamentale di un’abitazione, nonché la spesa più pesante sulle famiglie, è relativa al riscaldamento.
La prima cosa da definire è il sistema di riscaldamento che decido di realizzare per la mia nuova casa.
Definire la tipologia di riscaldamento:
1. Ad alta temperatura: tecnologia obsoleta, poco comfort, energivora ma economica
2. Ad aria: poco comfort, più adatta per implicazioni commerciali e sui grandi volumi, come saloni e chiese.
3. A bassa temperatura: più confortevole, più economica nella gestione ma leggermente più cara in fase di realizzazione
4. Ad infrarossi: più economica da realizzare ma funzionale solo in case isolate come si deve e nelle case passive in bioedilizia.
Ovviamente, dopo aver stabilito la tipologia di impianto, bisogna decidere il generatore. Le alternative sono:
- caldaia a gas, inquinante e dispendiosa
- pompa di calore, semplice, comoda ed efficiente
- caldaia a biomassa, l'ideale se non ho un buon isolamento
- generatori elettrici, come radiatori ad infrarossi
Solo successivamente si definisce la potenza del fotovoltaico che dipende dalla tipologia di generatore che si sceglie, per poter produrre l’energia necessaria per soddisfare i consumi sia elettrici che relativi al riscaldamento.
E la batteria?? L’isolamento?? I serramenti??
I 3 pilastri si basano soprattutto sulla tipologia di isolamento presente, ma per esperienza non sempre il cliente ha la possibilità di realizzare un sistema di riscaldamento adeguato, soprattutto se si sta riqualificando e non ristrutturando.
Se il sistema di isolamento può essere considerato le “fondamenta” su cui edificare le 3 colonne, la batteria possiamo paragonarla al tetto, va a completare l’offerta, ma è dipendente dalla percentuale di autoconsumo legata al fotovoltaico:
se ho una pompa di calore devo fare una tipologia di ragionamento, mentre se ho una caldaia a biomassa posso fare un impianto più piccolo e una batteria adeguata di conseguenza.
Quindi ricorda:
1-Che impianto scelgo per scaldare casa?
2-Quale generatore di energia termica utilizzo?
3-Che potenza del fotovoltaico mi serve concretamente?
Se sei arrivato fino a questo punto della descrizione, vuol dire che sei seriamente interessato ad approfondire gli argomenti legati al mondo degli impianti ad energia rinnovabili.
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